Aspetto Fisico di Gesù

Non c’è alcuna descrizione fisica di Gesù nel Nuovo Testamento, eccetto di quella che assomiglia al sole, come alla sua trasfigurazione in Matteo 17:2: “Ed egli fu trasfigurato davanti a loro, e la sua faccia risplendette come il sole, e i suoi indumenti divennero bianchi come la luce”, una descrizione adatta per la “luce del mondo che ogni occhio può vedere”. Anche il personaggio androgino in Apocalisse 1:13-15 è stato interpretato come riferito a Gesù: “E in mezzo ai sette candelabri, uno come il Figlio dell’Uomo, vestito in un indumento fino al piede, ed una fascia intorno al suo petto (seni). Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come la lana bianca, bianchi come la neve…” Un certo numero di persone hanno sostenuto che il riferimento ai capelli “lanosi” significhi che Cristo fosse un uomo nero, e citano crocifissi e bambini neri come evidenza. Come si può vedere, l’”evidenza” scritturale della fisicità di Gesù crea più problemi di quanti ne risolva.

Di fatto, i primi padri Cristiani ammisero che l’aspetto di Gesù fosse ignoto. Per esempio, come S. Agostino disse di Cristo, secondo l’Enciclopedia Cattolica, “al tempo suo non c’era alcun ritratto di Cristo, e … il tipo delle sembianze era non ancora determinato, così che noi non abbiamo assolutamente alcuna conoscenza del Suo aspetto”.1 Questa mancanza sembrerebbe molto strana, particolarmente poiché si sosteneva che Gesù era “noto in tutto il mondo”. Dite prego come qualcuno lo riconosceva? Nonostante la mancanza di qualsiasi descrizione del vangelo, Gesù fu descritto in modo alternativamente dai padri Cristiani iniziali come o “il più bello dei figli degli uomini” o “il più brutto dei figli degli uomini”-un altro sviluppo molto strano, se questo personaggio fosse stato reale. Ma, come ammise Agostino, questo dibattito esistette prima che “fosse determinato il tipo di aspetto”, cioè, fabbricato e standardizzato. Fox riferisce l’ambiguità dell’aspetto di Cristo:

Nessuno ricordava che somiglianza avesse Gesù Cristo. Citando Isaia, un’ala dell’opinione Cristiana argomentava che egli avesse scelto una forma umana misera e brutta. Intorno al 200 c., egli veniva mostrato nei sarcofagi Cristiani iniziali in una immagine stereotipata pagana, come un filosofo che insegnava tra i suoi alunni o come un pastore che portava pecore dal suo gregge.2

E’ incredibile che se Gesù fosse esistito e fosse stato visto da “le moltitudini”, nessuno si ricordasse com’era. Gli autori dei vangeli, pretendendo di essere gli apostoli, professarono di ricordare le opere e le parole esatte di Gesù, alla lettera, però non riuscivano ricordare che aspetto avesse!Molti pensano che l’immagine standard con lunghi capelli neri sia come i suoi seguaci iniziali lo videro. In realtà, le prime immagini di Cristo ritraggono un ragazzo giovane, senza barba, a volte con capelli biondi. Come riferisce Carpenter:

L’arte Cristiana dei [primi tre o quattro secoli] restò deliziosamente pagana. Nelle catacombe noi vediamo il Salvatore come un giovane senza barba, come un giovane dio Greco; a volte rappresentato, come Ermete il guardiano dei greggi, che porta un ariete o un agnello attorno al suo collo; a volte come Orfeo che intona il suo liuto tra animali selvatici.3

Di queste prime raffigurazioni di Cristo, Doane afferma:

Uno dei modi favoriti di raffigurarlo fu infine, come evidenzia Mr. Lundy: “Sotto la figura di un giovane bello e adorabile, di circa quindici o diciotto anni di età, senza barba, con una dolce espressione di compostezza, e con capelli lunghi e abbondanti che scendevano in riccioli sulle sue spalle. La sua fronte a volte è circondata da un diadema o una fascia, come un giovane sacerdote degli dei Pagani; cioè, di fatto, la figura preferita. Sui sarcofagi scolpiti, negli affreschi e nei mosaici, Cristo è così rappresentato come un grazioso giovane, proprio come Apollo era raffigurato dai Pagani, e come gli angeli vengono rappresentati dai Cristiani…4

Secondo la storia del vangelo, Gesù scomparve tra le età di circa 12 e 29 anni prima che cominciasse il suo ministero, così questa raffigurazione di lui a “circa quindici – diciotto anni di età” sarebbe certamente strana, poiché i suoi seguaci non lo videro mai a quell’età. Queste raffigurazioni dimostrano che l’aspetto di Gesù fosse arbitrario, allegorico, non storico e non basato su un singolo individuo. Duiardin dice:

Per quanto riguarda l’evidenza archeologica, i dipinti più antichi nelle Catacombe non solo non mostrano alcun aspetto che confermi la leggenda del vangelo, ma rappresentano Gesù sotto forme incoerenti con essa.5

In aggiunta, il crocifisso Cristiano originariamente conteneva l’immagine di un agnello invece che di un uomo, fino all’ottavo e nono secolo, nel qual periodo Cristo fu comunque raffigurato come un giovane, dio pagano:

I primi artisti della crocifissione rappresentano il Salvatore Cristiano come giovane e senza barba, sempre senza la corona di spine, vivo, ed eretto, apparentemente gioioso; non ci sono segni di sofferenza corporale.6

Inoltre, alcune delle prime immagini associate a Cristo includono non solo un agnello ma anche un pesce, invece che un uomo:

Il pesce, nell’opinione degli studiosi dell’antichità in generale, è il simbolo di Gesù Cristo. Il pesce è scolpito su un certo numero di monumenti Cristiani, e più particolarmente su antichi sarcofagi. Si trova anche su medaglie, che portano il nome di nostro Signore e anche su pietre scolpite, camei e incisioni. Il pesce deve anche essere evidenziato su amuleti portati sospesi dai colli dai bambini, su antichi bicchieri e lampade scolpite.

Le fonti battesimali sono ornate più particolarmente col pesce. Il pesce viene costantemente esibito posto su un piatto nel mezzo del tavolo, all’Ultima Cena, tra le pagnotte, coltelli e coppe utilizzate al banchetto.7 Il pesce di fatto è rappresentativo dell’età astrologica dei Pesci, simbolizzata da due pesci.
In aggiunta, l’evidenza archeologica rivela l’esistenza del “Gesù” con capelli scuri e barba molto prima dell’era Cristiana. Veramente, Higgins descrive una medaglia del “Salvatore” trovata in rovine pre-Cristiane con l’immagine di un uomo con la barba con lunghi capelli su un lato e una iscrizione in Ebraico sull’altro. Egli allora esclama:

E ora vorrei chiedere a chiunque come una moneta con la testa di Gesù Cristo, e una descrizione, in un linguaggio obsoleto al tempo di Gesù Cristo, avrebbe dovuto arrivare in Galles e venire sepolta in un vecchio monumento druidico?8

L’immagine tenuta oggi di un uomo bianco, con capelli neri lunghi e con una barba è anche quella di Serapide, il dio sincretico della religione di stato Egiziana nel terzo secolo A.C., che durante il quarto secolo D.C. fu il dio maggiormente rispettato in Egitto. Di fatto, Serapide fu considerato il “dio peculiare dei Cristiani”. Come riferisce Doane:

Non ci può essere alcun dubbio che la testa di Serapide, la cui faccia è così segnata da una grave e pensosa maestà, abbia fornito la prima idea per le raffigurazioni convenzionali del Salvatore.9

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Da “The Christ Conspiracy” di Acharya s (http://www.myspace.com/acharyas)

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