Da Tafanus – di Paolo Farinella, prete:
-1) Il 9 febbraio 2010 è ricorso il I anniversario della morte di Eluana Englaro. Ancora una volta lo sciacallo presidente del consiglio ha detto la sua e come si dice a Genova, l’ha fatta fuori dal bulacco. Ha scritto che è dispiaciuto di non averla potuto salvare. Le bugie hanno sempre le gambe corte: il padre Peppino gli scrisse nel 2004 e il presidente del consiglio deve ancora rispondere. Voglio ricordare questa ragazza che per 17 anni ha subito una via Crucis e un linciaggio a tutti i livelli insieme al padre, uomo straordinario, accusato da un cardinale di essere «assassino», che ha agito sempre secondo la Legge, ma in questo paese governato dal malaffare e dall’immoralità, il rispetto della legge è un crimine.
-2) Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del consiglio, uomo perfido e cinico, e Angelo Balducci, presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici sono «gentiluomini di sua santità». Il primo fresco di nomina dal 2008 a mani di Benedetto XVI e il secondo dal 1995 a mani di Giovanni Paolo II, in vista del Giubileo (altra mangiatoia magna-magna) che ricopre anche il ruolo di «consultore» del Ministero delle Missioni Vaticane (Propaganda Fide). Credo che in latino la formula sia «Viri honoris Suae Sanctitatis». Il collare di «gentiluomo» non è solo onorifico, ma immette nella «famiglia» del papa, e quindi il nominato ha diritto di stare accanto al papa nei momenti ufficiali. Gianni Letta, amico personale di cardinali come Tarcisio Bertone, Giovanni Battista Re, Camillo Ruini e Achille Silvestrini, è onorato in Curia per lo stile riservato, la capacità di mediare intrallazzi e fugare equivoci tra le porcate di Berlusconi e la mistica papale.