Il Cristianesimo e l’Omosessualità

Come l’Aquinate disse riguardo alla proibizione della prostituzione, la repressione del sesso e il disprezzo per le donne hanno veramente portato ad uno dei comportamenti maggiormente disprezzati apertamente dal Giudaismo e dal Cristianesimo: “la sodomia”, o omosessualità. In realtà, in molti luoghi nel mondo antico l’omosessualità non era considerata un peccato ma era praticata per una varietà di motivi. Il mondo Cristiano, naturalmente, non è mai stato privo di omosessualità, e i primi rappresentanti del Cristianesimo erano costretti a parlarne, come nell’Epistola a Barnaba. In Barnaba, lo scrittore spiega le “Leggi della Dieta” come scritte da Mosè, incluso quanto segue:

Tra le altre cose, [Mosè] dice anche, non dovete mangiare della lepre [Lev. 11:6), dal che egli vuol dire che voi non dovete sedurre giovani ragazzi, o diventare come quelli che lo fanno; perché la lepre sviluppa un nuovo orifizio ogni anno nel suo posteriore, ed ha tanti di questi buchi quanti sono gli anni della sua vita.

Questo paragrafo è veramente illuminante, in quanto noi scopriamo non solo che l’adescamento di giovani ragazzi era un problema per i Cristiani ma anche che le lepri sviluppano numerosi orifizi sui loro “posteriori!” E’ anche interessante che questa “legge di dieta” apparentemente non proibisce l’adescamento di uomini più vecchi.

Eusebio riferisce un passo dalle opere del padre Cristiano Tatiano riguardo al filosofo cinico Crescenzo che offre ulteriore comprensione del clima del momento: “Crescenzo, per esempio, che fece la sua tana nella grande città, superò ognuno nelle sue offese contro i ragazzi….”38 L’uso del termine “ognuno” è curioso, in quanto indica che lo scrittore stesso e i suoi compatrioti erano inclusi in questa categoria, invece che esserne al di fuori. L’affermazione sembra anche esprimere che questo tipo di sregolatezza era comune e socialmente accettabile, tanto che Crescenzo doveva evidentemente essere insultato non per la sua omosessualità stessa ma per il suo eccesso.

Come notato, i primi Cristiani avevano alcuni riti segreti dell’iniziazione intriganti, come evidenziato anche dal frammento di una lettera che sostiene di essere da parte di Clemente di Alessandria ad un certo Teodoro. In questa lettera, Clemente ripudia la setta Gnostico-Cristiana dei Carpocraziani e sintetizza scritture segrete che evidentemente erano state originariamente nel Vangelo di Marco, capitolo 10, e contenevano “un resoconto del sorgere di un giovane uomo dai morti, un rito di iniziazione, e un breve estratto di un incontro tra Gesù e tre donne”.39 In risposte a alle domande di Teodoro, Clemente riferisce i contenuti di questo “Sacro Vangelo di Marco” come segue:

Ed essi arrivarono dentro Betania. E una certa donna il cui fratello era morto era lì. E, arrivando, ella si prostrò davanti a Gesù e gli dice, “Figlio di Davide, abbi pietà di me”. Ma i discepoli la rimproveravano. E Gesù arrabbiato, andò fuori con lei nel giardino dove era la tomba. E subito fu udito un grande grido dalla tomba. E andando vicino, Gesù fece rotolare via la pietra dalla porta della tomba. E andando immediatamente dove era il giovane, egli protese la sua mano e, prendendo la mano di lui, lo alzò. Ma il giovane, guardandolo, lo amò e cominciò a supplicarlo di poter stare con lui. E andando fuori dalla tomba essi andarono nella casa del giovane, poiché egli era ricco. E dopo sei giorni Gesù gli disse che fare e alla sera il giovane viene da lui, indossando un tessuto di lino sopra il suo corpo nudo. Ed egli restò con lui quella notte, poiché Gesù gli insegnò il mistero del Regno di Dio. E da li, alzandosi, egli ritornò all’altro lato del Giordano.40

In risposta alle domande di Teodoro, Clemente riferisce ulteriormente:

Dopo queste parole segue il testo, “E Giacomo e Giovanni andarono da lui”, e tutta quella sezione. Ma “uomo nudo con uomo nudo”, e le altre cose di cui hai scritto, non si trovano.

L’indicazione è, naturalmente, che si ritenesse che Cristo e i suoi seguaci si fossero dedicati a riti omosessuali.Come dice Akerly, “nel vangelo segreto, Cristo emerge come un maestro e professionista di pratiche occulte proibite con forti tonalità erotiche”.41 Comunque noi vogliamo interpretare questi dati, non sarebbe falso asserire che fin dall’inizio una quantità considerevole di omosessualità abbia avuto luogo dietro alle porte di monasteri e chiese.

Infatti, considerando quanta enfasi è posta sulla religione patriarcale maschile come il Cristianesimo, nella quale i monaci sono “sposati con la Chiesa” e appassionati amanti di Cristo, è ironico che l’omosessualità sia considerata apertamente un terribile crimine, con “quelli che hanno rapporto sessuale con maschi” che vengono visti come “bestemmiatori” che non possono entrare nel “regno dei cieli”. A causa di una mentalità viziosa verso l’omosessualità, che si sostiene originare con il Divino “stesso”, gli omosessuali furono spinti a diventare monastici, per “purificarsi” dei loro desideri “peccaminosi” irresistibili. Questo sequestro potenziale ha portato a monasteri pieni di omosessuali repressi che tentavano di contenere i loro impulsi ma fallendo frequentemente, il che è comprensibile considerando la tentazione tutto intorno. In altre parole, i monasteri sono serviti come “ripostigli comuni”. Infatti, questa pratica era abbastanza comune da giustificare la proibizione nelle Istruzioni Segrete della Società di Gesù, cioè, i Gesuiti:

Se due di noi hanno peccato in modo carnale, colui che lo ammette per primo sarà tenuto ancora nella Società; e l’altro verrà espulso; ma colui che resterà, sarà sotto una tale mortificazione e cattivo trattamento di afflizioni, e dalla sua impazienza, e se noi abbiamo motivo per la sua espulsione, sarà necessario per il suo futuro che sia fatta direttamente.

La posizione Cristiana ortodossa verso l’omosessualità è stata che si tratta di una tentazione seducente alla quale si deve resistere a tutti i costi, un’attitudine interessante, perché l’omosessualità in verità sarebbe una tentazione solo per quelli che sono inizialmente inclini in tal modo. Inoltre, anche un certo numero di storicizzatori e cospiratori Cristiani ebbero seri problemi con il sesso e le donne, tanto che non sarebbe forzato suggerire che essi fossero omosessuali, repressi, rinchiusi o altro, come la pretesa fraternità omosessuale segreta di oggi, ricca e segregata, chiamata “Gamma Mu”. Si possono trovare indizi riguardo alla loro omosessualità dentro la fratellanza Cristiana (originale) sparsi qua e là nei vari scritti dei primi padri della Chiesa, in vangeli segreti e, come notato, presumibilmente, almeno in un vangelo canonico non purgato. In ogni caso, si può arguire col cento per cento di certezza che le fraternità monastiche sono state spesso il luogo di attività omosessuale.

Uno dei più noti tra i “segregati” omosessuali Cristiani era di fatto il Re Giacomo I, il patrono della Bibbia del Re Giacomo, che è altamente stimato dai Cristiani evangelici. Come riferito da Otto Scott, il Re Giacomo “era un noto omosessuale che uccise i suoi giovani amanti e perseguitò innumerevoli eretici e donne. La sua crudeltà era giustificata dal suo ‘diritto divino’ dei re”.42

Charpenter riassume l’atteggiamento e distruttività causata dalla repressione e la denigrazione della sessualità, chiedendo:

Come mai i Giudei, sotto l’influenza di Giosia e i profeti Ebrei, voltarono le loro facce dal sesso e si opposero strenuamente ai culti Siriani? Come mai che questa reazione si estese nel Cristianesimo e divenne anche più definita nella Chiesa Cristiana – che i monaci a migliaia andarono nel deserto della Tebaide – e che i primi Padri e apologeti Cristiani non potevano trovare termini sufficientemente malvagi da scagliare alla Donna come il simbolo (per loro) di nient’altro che corruzione del sesso e delusione? Come mai che questo disprezzo del corpo e degradazione di cose sessuali giunse fin ben dentro il Medio Evo dell’Europa, e infine creò un sistema organizzato di ipocrisia, e occultamento e soppressione degli istinti sessuali, che, agendo come copertura per una vile Prostituzione commerciale e come terreno di coltura per una Malattia orribile, è perdurato anche fino all’inizio dei giorni presenti?43

Egli continua, confrontando questa patologia con il precedente mondo Pagano:

Quando si paragona un sano rituale Pagano – diciamo di Apollo o Dioniso – inclusi i suoi sacrifici incivili se preferite, ma inclusa anche la sua completa spontaneità e dedizione alla vita e al benessere comune – con la morbosa auto-introspezione del Cristiano e la domanda eternamente ricorrente “Cosa farò per essere salvato?” – il paragone non è favorevole all’ultimo.44

Citazioni:

38. Eusebius, 125.

39. Barnstone, 339.

40. Barnstone, 340.

41. Akerley, 73.

42. Leedom, 120.

43. Carpenter, 184-5.

44. Carpenter, 191.

Bibliografia

Da “The Christ Conspiracy” di Acharya s

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